Silvio Formichetti, in Berlin, the staff Malerei im Werden

formichetti

“PAINTING IN THE MAKING”, which in German is “MALEREI IM WERDEN”, is the title chosen for the exhibition of Maestro Silvio Formichetti whcich will be presented in our headquarters in Berlin from next Friday, 04/12/2015 to 01/03/2016. Prepared and curated by M.G. Lucci and P. Luise.

http://www.artconnect.com/events/malerei-im-werden-silvio-formichetti

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“L’azione del dipingere di Silvio Formichetti appare incoercibile, dinamica, veloce…, un’urgente necessità di espressione della propria passionalità che va al di là di qualsiasi costruzione razionale, oltre ogni progettualità. Egli aziona un innesco di indefinito formale nel pieno possesso della tecnica gestuale e dello spazio, di fatto il suo talento rileva anche nella spigliata padronanza della superficie. La sua pittura, alla fine, è il risultato preterintenzionale di un gesto fortemente emotivo. Indubbiamente, il genere seppur nei termini di una notevole autonomia stilistica ed originalità di intenti, risente consapevolmente della “action painting” di matrice internazionale; cio’ nonostante si può dire che mai come in Formichetti il gesto è legato al tempo in cui si compie, il momento creativo risulta inscindibile dal risultato. Di conseguenza la sua opera porta lo spettatore fuori dal quadro, lo porta indietro al momento dell’azione. inevitabilmente: guardi il quadro e vedi l’autore nell’istante in cui lo realizza. In questo si evidenzia tutta la forza e la sincerità gestuale dell’artista. Gesto immediato, deciso, senza ripensamenti, tramite diretto e viscerale tra le sensazioni visionarie dell’autore e la sua necessità di comunicarle con gli strumenti propri, direi tradizionali, della pittura. Le opere recenti mostrano una rarefazione degli impasti cromatici che risultano più scanditi nel loro sviluppo, un movimento più netto, come uno straordinario tentativo di riordinare il caos informale. Frequente è l’utilizzo della tela bianca a circondare il magma, come ambito di pace o pienezza del nulla. I punti di fuga prima infiniti, continuamente spiazzanti e capaci artatamente di confondere il fruitore, ora si vanno selezionando. L’opera ha un andamento individuale, una direzione, una sorta di racconto incessante. un diario intimo. E’ il diario fatto di pennellate indefinite ma fortemente allusive, di graffi espressivi e di remissive scolature, attraverso cui il pittore esercita il mistero in divenire dell’arte “ (tratto dalla critica di M.G.Lucci)



Silvio Formichetti, in Berlin, the staff Malerei im Werden

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“LA PITTURA IN DIVENIRE” che in tedesco suona come “MALEREI IM WERDEN”, questo il titolo scelto per la mostra personale del Maestro Silvio Formichetti che sarà presentata nella ns sede di Berlino da venerdì prossimo, 04.12.2015 al 03.12.2016. Allestimento e cura di M.G. Lucci e P. Luise

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“L’azione del dipingere di Silvio Formichetti appare incoercibile, dinamica, veloce…, un’urgente necessità di espressione della propria passionalità che va al di là di qualsiasi costruzione razionale, oltre ogni progettualità. Egli aziona un innesco di indefinito formale nel pieno possesso della tecnica gestuale e dello spazio, di fatto il suo talento rileva anche nella spigliata padronanza della superficie. La sua pittura, alla fine, è il risultato preterintenzionale di un gesto fortemente emotivo. Indubbiamente, il genere seppur nei termini di una notevole autonomia stilistica ed originalità di intenti, risente consapevolmente della “action painting” di matrice internazionale; cio’ nonostante si può dire che mai come in Formichetti il gesto è legato al tempo in cui si compie, il momento creativo risulta inscindibile dal risultato. Di conseguenza la sua opera porta lo spettatore fuori dal quadro, lo porta indietro al momento dell’azione. inevitabilmente: guardi il quadro e vedi l’autore nell’istante in cui lo realizza. In questo si evidenzia tutta la forza e la sincerità gestuale dell’artista. Gesto immediato, deciso, senza ripensamenti, tramite diretto e viscerale tra le sensazioni visionarie dell’autore e la sua necessità di comunicarle con gli strumenti propri, direi tradizionali, della pittura. Le opere recenti mostrano una rarefazione degli impasti cromatici che risultano più scanditi nel loro sviluppo, un movimento più netto, come uno straordinario tentativo di riordinare il caos informale. Frequente è l’utilizzo della tela bianca a circondare il magma, come ambito di pace o pienezza del nulla. I punti di fuga prima infiniti, continuamente spiazzanti e capaci artatamente di confondere il fruitore, ora si vanno selezionando. L’opera ha un andamento individuale, una direzione, una sorta di racconto incessante. un diario intimo. E’ il diario fatto di pennellate indefinite ma fortemente allusive, di graffi espressivi e di remissive scolature, attraverso cui il pittore esercita il mistero in divenire dell’arte “ (tratto dalla critica di M.G.Lucci)



Silvio Formichetti, in Berlin, the staff Malerei im Werden

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“LA PITTURA IN DIVENIRE” , ins Deutsch übersetzt  ‘MALEREI IM WERDEN’ lautet der Titel für die Ausstellung von Silvio Formichetti, die vom 4. Dezember 2015 bis zum 3. Januar 2016 in Berlin stattfand (Aufbau von M.G. Lucci und P. Luise).

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“L’azione del dipingere di Silvio Formichetti appare incoercibile, dinamica, veloce…, un’urgente necessità di espressione della propria passionalità che va al di là di qualsiasi costruzione razionale, oltre ogni progettualità. Egli aziona un innesco di indefinito formale nel pieno possesso della tecnica gestuale e dello spazio, di fatto il suo talento rileva anche nella spigliata padronanza della superficie. La sua pittura, alla fine, è il risultato preterintenzionale di un gesto fortemente emotivo. Indubbiamente, il genere seppur nei termini di una notevole autonomia stilistica ed originalità di intenti, risente consapevolmente della “action painting” di matrice internazionale; cio’ nonostante si può dire che mai come in Formichetti il gesto è legato al tempo in cui si compie, il momento creativo risulta inscindibile dal risultato. Di conseguenza la sua opera porta lo spettatore fuori dal quadro, lo porta indietro al momento dell’azione. inevitabilmente: guardi il quadro e vedi l’autore nell’istante in cui lo realizza. In questo si evidenzia tutta la forza e la sincerità gestuale dell’artista. Gesto immediato, deciso, senza ripensamenti, tramite diretto e viscerale tra le sensazioni visionarie dell’autore e la sua necessità di comunicarle con gli strumenti propri, direi tradizionali, della pittura. Le opere recenti mostrano una rarefazione degli impasti cromatici che risultano più scanditi nel loro sviluppo, un movimento più netto, come uno straordinario tentativo di riordinare il caos informale. Frequente è l’utilizzo della tela bianca a circondare il magma, come ambito di pace o pienezza del nulla. I punti di fuga prima infiniti, continuamente spiazzanti e capaci artatamente di confondere il fruitore, ora si vanno selezionando. L’opera ha un andamento individuale, una direzione, una sorta di racconto incessante. un diario intimo. E’ il diario fatto di pennellate indefinite ma fortemente allusive, di graffi espressivi e di remissive scolature, attraverso cui il pittore esercita il mistero in divenire dell’arte “ (tratto dalla critica di M.G.Lucci)