InArte Werkkunst Gallery è Lieta di presentare:
Sacro e Profano: viaggio nella pittura di Angelo Savarè
4 – 17 marzo
Vernissage Sabato 4 Marzo h.18.30
Il lungo e articolato percorso della pittura di Savarè è contraddistinto essenzialmente da due principali filoni tematici: uno figurativo dal risvolto sociale con sfumature tra il metafisico e il surreale e uno espressivo – didattico nell’ambito dell’arte sacra.
Nella cosiddetta arte profana Savarè si distingue per una pittura sostenuta da tecnica sopraffina e da grande attenzione per il dettaglio con cui ha realizzato dipinti prettamente figurativi, mai in modo statico o fini a se stessi ma sempre con un messaggio intrinseco.
Le scene di fondo sono scorci suggestivi che il pittore ci presenta come mai li avevamo visti usando pittura e collage magistralmente accostati che si intersecano delineando l’area di lettura.
Il risultato che ne esce è già di per se suggestivo ma il pittore va oltre e toglie, aggiunge e sposta sagome di carta le quali, sia che entrino sulla scena o ne stiano in disparte, portano la nostra fantasia altrove, in situazioni sospese tra il reale e il fantastico.
L’ altra parte della mostra, quella dedicata all’arte sacra è riservata al grande lavoro decorativo che l’artista ha realizzato nella chiesa di Santa Maria della Neve a Santa Maria in Prato nel comune di San Zenone al Lambro.
Un’ opera imponente che interessa tutta la parte interna della chiesa e parte con una sequenza che si avvia dall’arco sopra l’altare per estendersi al fornice, alla controfacciata, alle pareti laterali e fino alla volta in una esplosione di figure e colori che raccontano scene del Vecchio e Nuovo Testamento, al Giudizio Universale fino alla Gerusalemme celeste.
Nell’arco di un decennio, quindi, tutte le superfici interne dell’edificio si sono trasformate in un globale dipinto che avvolge e coinvolge, facendo sentire il visitatore parte di una situazione sospesa tra terra e cielo, tra materia e spirito.
La sublime suggestione dell’opera è ottimamente riportata nella mostra mediante l’ausilio di una tecnica fotografica sofisticata definita: “immersiva” elaborata da Valerio Pardi poi riversata in un video interattivo con altissima fedeltà di riproduzione delle pitture.
Oltre alla fotografia digitale, i cicli pittorici sono riprodotti in “particolari” anche dalla fotografia d’arte di Paolo Sartorio che ne ha colto gli aspetti più suggestivi nei suoi scatti d’autore.