Dimitri Milesi

Dimitri Milesi

Nato il 10 settembre 1974, Dimitri Milesi vive e lavora nella provincia bergamasca. La sua esistenza è segnata da un vero e proprio spartiacque, riconducibile al mese di settembre 2009. Gli aspetti professionali di Dimitri registrano un cambiamento piuttosto radicale che si ripercuote anche nella sua parallela attività pittorica.

Il passaggio da un registro stilistico di natura materica e prettamente sperimentale si evolve quindi in un trionfo del disegno e della luce.

Prima del 2009, infatti, la pittura informale di Dimitri è dedicata al paesaggio astratto e all’enfasi delle atmosfere crepuscolari, dove le sfumature tonali spesso acquisivano degli accenti cromatici cupi e nostalgici. In un artista, il linguaggio dei colori svela sempre il proprio stato d’animo e in passato Dimitri ha vissuto senz’altro momenti oscuri e complicati, soprattutto interiormente e sappiamo tutti che sono le lotte interne le più difficili da attraversare. Al periodo “buio” di Dimitri appartengono opere dall’aspetto apparentemente cosmico dove la materia è invero la regina di alcuni cicli pittorici, come degli Orizzonti eseguiti con tecnica mista che varia dall’impiego del poliuretano espanso, al polistirolo e juta.

Il nuovo stile recupera la figurazione e lo porta ad indagare la tridimensionalità dell’anima mediante una pittura bidimensionale. Anche la varietà della gamma cromatica si riduce drasticamente per arrivare al solo utilizzo dei colori blu, giallo, rosso e nero. A partire da questo momento la sintesi pittorica operata da Dimitri assume delle significazioni simboliche e delle connotazioni spirituali. Con l’acrilico comincia a dipingere con una maggiore cognizione intimistica, aspirando alla dimensione divina, palesata dal gaudio della luce.

Con questa rinnovata consapevolezza decide di mostrarsi al pubblico con la sua prima personale intitolata “Dalla materia verso l’infinito” organizzata nel febbraio 2010 al Circolo Artistico Bergamasco (CAB), situato in Via Malj Tabajani 4, a cui segue una seconda esposizione riproposta nel novembre 2010 al Sile Art Group. Tornerà nel febbraio 2011 al CAB con una sua nuova mostra personale. Oltre alle esposizioni individuali, Dimitri Milesi si confronta con i suoi colleghi nelle mostre collettive rispettivamente nel giugno 2010 e nel giugno 2011 al CAB, per poi esibire la sua produzione presso la famosa Sala Manzù di Bergamo e partecipare alla Fiera Arte Padova nel mese di novembre 2011, dove viene notato dal pubblico. La sua esposizione ottiene un grande apprezzamento al ristorante Mori Tango Sushi con i suoi ideogrammi eleganti e così sobri.

La sesta collettiva di Dimitri si svolge tra il 10 e il 17 dicembre 2011 nell’incantevole cornice di Villa Pisani a Venezia, in seguito alla quale, dal 13 dicembre al 16 gennaio 2012, espone per la prima volta a Milano presso la Galleria Spazio Museale Sabrina Falzone, catalizzando l’attenzione del pubblico grazie a quella sua peculiare versatilità.

Al di là della predilezione del grande formato e della spiccata molteplicità degli orientamenti stilistici, il valore di Dimitri Milesi consiste nell’aver inteso la pittura nei termini di una dicotomia dell’essere. A Dimitri va dunque il merito di aver indagato la complessità dell’inconscio umano portando alla luce il paradigma di conflittualità interiore tra la ragione e il sentimento.

Intervista SeiLaTV

 

 

Dimitri Milesi

Dimitri Milesi

Born September 10, 1974, Dimitri Milesi lives and works in the Bergamo province. His existence is marked by a real watershed, due to September 2009. Dimitri professional aspects showed a fairly radical change that is also reflected in his parallel pictorial activity.

The transition from a stylistic registry material and purely experimental nature is then evolves into a triumph of the drawing and light.

Prior to 2009, in fact, Dimitri informal painting is dedicated to abstract landscape and emphasis of the crepuscular atmosphere, where the tonal nuances often acquired a dark color and nostalgic accent. In an artist, the language of colors always reveals his state of mind and in the past Dimitri has certainly experienced dark moments and complicated, especially within and we all know which are the internal struggles the most difficult to cross. At his dark” period belongs the seemingly cosmic works where the matter is indeed the queen of some pictorial cycles, such as the Horizons executed with mixed media ranging from the use of polyurethane foam, polystyrene and jute.

The new style recovers figuration and led him to investigate the three-dimensionality of the soul by means of a two-dimensional painting. The variety of color range is drastically reduced to only get to use the colors blue, yellow, red and black. From this moment the pictorial synthesis operated by Dimitri takes on symbolic meanings and spiritual connotations. With the acrylic begins to paint with a higher intimistic cognition, aspiring to divine dimension, clearly evident from the joy of light.

With this renewed awareness decides to show himself to the public with his first solo exhibition entitled “From matter to infinity” of February 2010 at the Artistic Circle Bergamasco (CAB), located in Via Malj Tabajani 4, followed by a second exposure revived in November 2010 at the Art Group Sile. He’ll be back in February 2011 to CAB with his new solo show. In addition to individual exposures, Dimitri Milesi is confronted with his colleagues in collective exhibitions, in June 2010 and in June 2011 the CAB, and then present its production at the famous Manzu Hall of Bergamo and participate in Padua Art Fair in November 2011, where he was noticed by the public. His show received great appreciation to Tango Mori Sushi restaurant with its elegant ideograms and sober.

The sixth group of Dimitri takes place between 10 and 17 December 2011 in the beautiful setting of Villa Pisani in Venice, following which, from December 13 to January 16, 2012, he exhibited for the first time in Milan at the Space Gallery Museum Sabrina Falzone, attracting public attention thanks to its peculiar versatility.

Beyond the large format and the strong predilection multiplicity of stylistic trends, the Dimitri Milesi value consists in painting understood in terms of being a dichotomy. A Dimitri therefore has the merit of having investigated the human unconscious complexity of bringing to light the paradigm of inner conflict between reason and feeling.